º Il potere di sè stessi per sedurre le donne
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Il potere della personalità per sedurre

Sviluppare l'individualità, lavorare sulla personalità, risaltare le connotazioni che ci rendono unici, sono cose alla base del fascino e di un alto potere personale.

Quando una donna si sente attratta da un uomo in modo naturale, cioè senza che questi abbia fatto nulla per rendersi affascinante, allora quest'uomo avrà ovviamente maggiori probabilità di sedurla. Ciò è talmente ovvio che non fa neppure parte delle nostre regole fondamentali della seduzione.

Questo sito è pieno di paragoni tra la seduzione e la vendita e non per nulla: entrambe hanno molto in comune. Quel che abbiamo appena detto sull'attrazione naturale è molto simile una vendita sicura. Quando è il cliente che va verso il commerciante perché ha bisogno del prodotto che vende, questo si chiama "vendita sicura", in quanto il venditore non ha dovuto far nulla per convincere il cliente. Questi è venuto già convinto e molto probabilmente comprerà il prodotto.

Nella seduzione succede qualcosa di simile. Esistono "conquiste sicure" ma non tutte le situazioni le favoriscono. Quando le cose si fanno difficili, bisogna fare pressione e risultare attraenti da tutti i punti di vista.

Quel che seduce della personalità

Il potere della personalità nella seduzione.

Ogni volta che una persona si innamora è perché trova in un'altra qualcosa di speciale e unico. Quindi una persona maggiormente individuale avrà più possibilità di risultare affascinante e unica rispetto a una persona comune. La personalità non è ovviamente l'unica cosa che seduce, ma qui ci concentreremo soprattutto su quest'aspetto e sulle strategie di conquista.

Sviluppare la propria individualità è il primo passo

Bisogna ritrovare la propria essenza. Il che vuol dire che se scegliamo un cammino nella vita, ci saranno sempre persone compatibili e incompatibili con questo cammino e il fatto che questo ne escluda altri non significa che dobbiamo cambiar bandiera ogni volta che vogliamo raggiungere un obbiettivo. Dobbiamo semplicemente essere sempre quello che realmente siamo.

L'idea è dunque quella di ritrovare la propria essenza pur liberandola da influenze sociali estranee. Chi si mantiene fedele a quel che realmente è, anche se questo può modificarsi con il tempo, avrà sempre una personalità molto più solida. In poche parole, bisogna sempre essere qualcuno che pensa con la propria testa, aperto al cambiamento, ma chiuso alle influenze. In altri termini, sfoderate la vostra individualità!

Identità personale versus identità collettiva

Ecco un'idea complessa che nel programma occupa varie pagine e che qui cercheremo di riassumere il più possibile, senza tralasciare nessuna cosa essenziale. L'identità collettiva rappresenta quel che siamo rispetto al nostro ambiente di appartenenza, la nostra cultura, la nostra nazionalità, persino la nostra lingua! Quest'identità è quindi fatta di vari strati.

Per esempio, l'identità collettiva di Piero Rossi è in parte frutto dell'educazione e della mentalità della sua famiglia. Però Piero è anche, supponiamo, toscano e quindi agisce anche in un modo tipico dei toscani. E, finalmente, Piero è italiano e dunque, nonostante provenga da una famiglia toscana, ha anche un comportamento tipico da "italiano" che di sicuro non assomiglia a quello di un tedesco o di un russo. Per di più Piero è anche un "italiano di oggi", quindi è anche un pò americano in quanto l'influenza della cultura americana in Italia, specie repubblicana, è grande, nulla a che vedere con un italiano del diciannovesimo secolo. E finalmente Piero è anche un europeo di tipo latino (a volte di tipo germanico), quindi è finalmente più simile a un francese che a un russo. Tutte queste cose fanno l'identità collettiva di Piero.

Quest'identità collettiva ha talvolta un'influenza enorme sulla personalità e sul comportamento di un individuo. Generalmente è molto più forte di quella personale. E non possiamo nasconodere che abbia del fascino. Potreste immaginare un Marcello Mastroianni che parla e agisce come un russo?

L'identità collettiva è ugualmente un riparo che ci normalizza e ci aiuta a non farci sentire come un pesce fuor d'acqua. Per esempio, se parlo l'italiano, saluto e gesticolo come un italiano, non rischio nulla, sto facendo le cose "normalmente". Mi identifico con questo modo di agire tipicamente italiano e mi sento in sicurezza. Si tratta dunque di uno stampo di comportamento sperimentato da migliaia di altri individui che ci fa camminare su un terreno sicuro. Un pattern della vita. Ce lo tolgono e perdiamo tutto, il nostro genio contro il mondo.

Sono molte le persone che si appoggiano sull'identità collettiva per affermare la loro individualità ed esprimere il loro fascino. Il che non è sbagliato, ma la chiave per aumentare al massimo il fascino personale è quella di lavorare anche sull'identità individuale, della quale pareleremo ora.

L'identità personale è quel che resta se dovessimo perdere tutta la nostra identità collettiva, ci definisce come individui all'infuori di ogni altra influenza. È come se ci togliessero tutti i vestiti e restassimo completamente nudi, nudi con noi stessi.

Se cominciate a parlare l'italiano senza accento, a salutare la gente a modo vostro e a fare tutto in modo totalmente personale, quanto resterà di voi? Quel che resta, poco o molto che sia, sarà la vostra identità personale. Se ne avete poca, allora vi sentirete molto scomodi se dovessero togliervi l'identità collettiva, dubitereste delle cose più ovvie e non ci sarebbe più nulla che potreste dare per scontato.

Ma questo succede o no nella vita? Ci sono casi dove succede. Per esempio gli emigranti devono necessariamente abbandonare la loro identità collettiva per assimilarne un'altra. Il che è facilissimo per i bambini ma non così ovvio per gli adulti. Uno dei migliori modi per risolvere questa crisi è puntare sull'identità personale pur adottando il meglio delle due culture. Finiremmo allora per avere un'identità collettiva ibrida, consolidata da un apporto di identità personale. Diverremmo allora internazionalisti (non nel senso comunista del termine, ma culturale), o apolidi.

Difficile per un emigrato? Eppure i diplomatici, gli uomini di mondo lo fanno tutto il tempo. Vale dunque la pena pensarci, anche se non siete mai usciti dal vostro quartiere.

Ebbene, il segreto per avere fascino è arricchire quest'identità personale. È far crescere quest'albero rimasto solo in questa collina deserta.

L'idea di tutto questo non è sopprimere la vostra identità collettiva, ma sviluppare il vostro lato personale, lì sta il trucco.

Le figure influenti di tutti i tempi hanno sempre avuto un'identità personale spinta al massimo. Entrambe le identità sono importanti, ma nelle persone di spicco, quest'ultima è molto influente. Se si dovessero toglier loro gli strati collettivi, resterebbe comunque qualcosa, non resterebbero nude.

L'idea in tutta questa discussione è la seguente: più la vostra identità personale sarà risaltata, più avrete possibilità che gli altri vi vedano unici. In marketing si dice: «la differenza preferenziale si vende meglio». La chiave della seduzione sarebbe piuttosto: «siate diversi, ma in modo attraente».

Il miglioramento dell'individualità è uno dei temi più importanti che saranno considerati nel programma.

Il linguaggio extraverbale.